Alessandro Nicolò contro il Governo: “Decreto Sblocca Italia non soddisfa esigenze della Calabria, da Renzi solo propaganda”

NicoloAlessandro"Considerato il deficit infrastrutturale storico di una delle regioni più svantaggiate del Paese, il Decreto 'Sblocca Italia' non reca provvedimenti proporzionati alle reali e pressanti esigenze della Calabria e le promesse del Premier Renzi nella sua recente visita in riva allo Stretto alla vigilia di Ferragosto, acquistano il sapore della propaganda politica".
E' quanto sostiene il Vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria Alessandro Nicolò che esprime "rammarico per l'assenza di ulteriori, incisivi interventi destinati alla nostra regione rispetto a quelli già annunciati dal Governo nelle scorse settimane quando sono state rese note le linee programmatiche del decreto 'Sblocca Italia'".
"La Calabria risulta destinataria di un intervento per l'ammodernamento e l'adeguamento del tratto autostradale compreso tra gli svincoli di Rogliano ed Altilia e di un secondo afferente lo svincolo di Laureana di Borrello. Troppo poco per una regione verso cui lo Stato conserva un debito storico di attenzione e di interesse" - sottolinea Alessandro Nicolò.
"Risultano così nuovamente disattese le necessità di sviluppo di una realtà dove sono carenti o mancano del tutto opere infrastrutturali indispensabili. La mappa degli interventi inoltre presenta un evidente squilibrio a vantaggio di altre aree del Paese in cui sono previste anche opere di ben altro rilievo. Pertanto, siamo costretti a prendere atto dell'inadeguatezza di un provvedimento dal quale la Calabria attendeva con ansia risposte significative".
"Desta rammarico poi - evidenzia il Vicepresidente del Consiglio regionale - la totale assenza di opere programmate per il sistema aeroportuale calabrese, con particolare riferimento all'aerostazione di Reggio Calabria la cui valorizzazione avrebbe potuto compensare la cronica debolezza delle infrastrutture viarie e ferroviarie. Molte le strade in condizione di perenne insicurezza, inadeguate sia rispetto al diritto di mobilità che alle stesse esigenze di collegamento da cui dipendono le grandi potenzialità economiche e turistiche di sviluppo. Pensiamo solo alla statale 106. Così, anche il sistema ferroviario è vetusto e si dovrebbe procedere al più presto ai necessari interventi di ammodernamento".
"La cronica carenza di servizi essenziali ha posto la Calabria in una condizione di perenne emergenza e di inaccettabile emarginazione rispetto ai circuiti economici ed alle irrinunciabili vocazioni di crescita da sempre negate. Chiediamo dunque al Governo - prosegue Nicolò - che, già nei futuri provvedimenti, si cambi rotta e si comincino a rispettare seriamente gli impegni assunti per la Calabria, abbandonando una volta per tutte sterili proclami ed atteggiamenti propagandistici. Insistiamo affinchè nell'agenda politica nazionale - conclude il Vicepresidente del Consiglio regionale - vengano fattivamente contemplati i temi strategici per lo sviluppo della Calabria e del Mezzogiorno con un rinnovato interesse per il rilancio dell'economia attraverso politiche mirate al superamento delle debolezze e delle criticità".