La protesta di CGIL e UIL a Catanzaro: "Serve un cambio di passo" (FOTOGALLERY)

manifestazione2017113075533037700Il maltempo non ferma la protesta. E' partita alla "Cittadella regionale" la manifestazione organizzata dalla Cgil e dalla Uil Calabria per sollecitare il "cambio di passo" della Regione su varie tematiche di carattere sociale ed economico. Secondo gli organizzatori alla mobilitazione sono presenti 5000 manifestanti, che, sfidando la pioggia, hanno raggiunto la sede della Giunta calabrese a Catanzaro a bordo di un centinaio di pullman provenienti da tutte le province. L'obiettivo primario del sit-in e' quello di "realizzare una grande alleanza sociale per un piano straordinario del lavoro", sottolineano i vertici regionali della Cgil e della Uil, guidati rispettivamente dai segretari Angelo Sposato e Santo Biondo, che rivendicano un salto di qualita' dell'azione della Regione e del governatore Mario Oliverio nelle politiche attive dell'occupazione. Le due confederazioni in particolare invocano il definitivo superamento del precariato, misure in favore dei giovani, una profonda lotta alla poverta' e il rilancio del tessuto industriale e imprenditoriale calabrese. Cgil e Uil inoltre chiedono alla Regione e al governatore Oliverio una decisa accelerazione nella spesa dei fondi comunitari e atti concreti anche in tema di istruzione e di ricerca, ambiente, politiche sociali, sanita', forestazione, l'agricoltura e riforme istituzionali: nella piattaforma sindacale non manca poi un forte appello al governo nazionale per un potenziamento degli investimenti nelle infrastrutture, in primo luogo nel porto di Gioia Tauro. Alla manifestazione non ha invece aderito la Cisl calabrese. 

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"O si ascoltano le ragioni di questa piazza o andremo allo sciopero generale". Lo ha detto il segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato, parlando con i giornalisti alla "Cittadella" dove e' in corso una manifestazione della Cgil e della Uil per sollecitare un "campo di passo" della Regione. Sposato ha spiegato i motivi della mobilitazione criticando inoltre le politiche del presidente della Giunta Mario Oliverio: "E'sbagliato - ha aggiunto - far passare i fondi per la forestazione, che sono fondi ordinari, per un fatto straordinario. Invece e' arrivato il momento di far ripartire la Calabria senza fare annunci ne' azioni eclatanti ma con grande forza: e la vera forza della regione sono i calabresi che sono venuti a manifestare oggi, in un giorno lavorativo. Aumenta la disoccupazione, soprattutto quella giovanile, non funzionano sanita' e trasporti, tutti gli indicatori sono negativi. Noi - ha sostenuto ancora il segretario della Cgil - abbiamo un progetto e un'idea di Calabria diversi da quella del governatore, che pero' non ci ascolta. Ma da domani chiediamo di voltare pagina". A sua volta il segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo, ha osservato: "Cinquemila calabresi oggi si sono impossessati della piazza dei calabresi per rivendicare atti concreti dalla Regione e dal governo nazionale. Finora abbiamo assistito, soprattutto da parte del presidente Oliverio, a tanto fumo e niente arrosto. Diciamo basta: questa - ha affermato Biondo - e' solo una prima iniziativa per spingere a cambiare passo chi finora ha tradito la fiducia dei calabresi". I leader sindacali hanno anche commentato la mancata adesione alla mobilitazione da parte della Cisl. Secondo Sposato "si e' trattato di una posizione che non abbiamo compreso, visto che da anni stavamo lavorando insieme, ma probabilmente in questi giorni e' successo qualcosa che non conosciamo ma che evidentemente - ha proseguito il segretario della Cgil - ha indotto la Cisl a fare addirittura una manifestazione con il governatore Oliverio". Biondo della Uil ha definito "incomprensibile l'atteggiamento della Cisl anzitutto in rapporto ai risultati negativi dell'azione del governo regionale e alle drammatiche condizioni in cui versa la Calabria, e poi in rapporto al percorso unitario che stavamo portando avanti", auspicando tuttavia di "avere la Cisl di nuovo con noi nelle prossime iniziative, a cominciare da possibile sciopero generale a livello regionale". Si è conclusa la manifestazione nel piazzale antistante la Cittadella regionale promossa dalla Cgil e dalla Uil alla quale hanno partecipato migliaia di persone tra cui anche un gruppo di lavoratori del comparto forestazione. "Oliverio - ha detto il segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato - ha garantito ai forestali duecento milioni di euro, ma si tratta di fondi che erano già destinati a questo comparto. Far passare le cose ordinarie come straordinarie in Calabria è diventato ormai un metodo. E noi non siamo più disposti ad accettarlo. Per il mondo del lavoro gli annunci non servono più". "Siamo stanchi - hanno sostenuto alcuni lavoratori - perché non sappiamo, con quel poco che percepiamo, come fare per arrivare a fine giornata. Queste sono condizioni che alla lunga fanno veramente pensare di delinquere e non è giusto, non dovrebbe essere così. Lo diciamo ad Oliverio ed a tutti quelli che a fine mese arrivano con tranquillità. Questo è un Paese fondato sulla legalità e portare il popolo a pensare di commettere reati per sfamare i propri figli, è una vergogna". Alla manifestazione era presente anche don Ennio Stamile che ha spiegato i motivi del sostegno di Libera alla manifestazione. "Il lavoro - ha detto - è la chiave essenziale della questione sociale soprattutto in Calabria, che purtroppo vive il dramma della 'ndrangheta. Dove c'è la 'ndrangheta non c'è sviluppo. E allora, oltre all'azione straordinaria della magistratura e delle forze dell'ordine, occorre che le forze politiche creino più lavoro in Calabria. Noi siamo qui per manifestare la nostra vicinanza a chi in Calabria libero non è. E in Calabria non è libero chi non arriva alla seconda settimana con il proprio stipendio, i precari, i giovani che vanno via, gli immigrati costretti a lavorare sottopagati nei campi, chi paga il pizzo e i cittadini costretti a rivolgersi agli usurai. Siamo qui per loro".

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