Il 25 luglio l’iniziativa delle federazioni calabresi del Pci: “Sanità pubblica di qualità e gratuita”

Giorno 25/07/2017, dalle ore 9,00 le Federazioni Calabresi del Partito Comunista Italiano allestiranno gazebo e banchetti davanti agli Ospedali e/o altri punti nevralgici delle nostre città, per chiedere, insieme ai cittadini, una sanità pubblica, di qualità, gratuita.
"La fase del Paese è assai critica. Il Pci parte dalla condizione concreta dei lavoratori e dei cittadini e sta proponendo delle soluzioni.
L'avviata Campagna Nazionale per l'abolizione dei ticket sanitari e per una Sanità pubblica e di qualità, ne rappresenta un concreto ed utile esempio. Ad essa bisogna davvero offrire il massimo slancio e sostegno." ha dichiarato il Segretario Regionale del PCI Lorenzo Fascì.

"Per quello che attiene alla salute, abbiamo assistito alla scomparsa totale dei principi di universalità e solidarietà che avevano caratterizzato, almeno nelle intenzioni, la nascita del Sistema Sanitario Nazionale. Con la delega alle regioni della maggior parte delle competenze in campo sanitario, era del tutto scontato che le regioni con maggiori risorse economiche venissero avvantaggiate da questo modello organizzativo, contrariamente alle regioni con una fiscalità minore." dal Segretario Federale di Cosenza Milena Guzzo.

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"12 milioni di italiani rinunciano a curarsi, non è un dato che possiamo permetterci di non considerare.
Un partito di sinistra deve dare una risposta concreta a tutto questo, schierandosi a sostegno dell'uguaglianza di tutti gli esseri umani per difendere e riconquistare laddove necessario diritti civili e sociali per tutti. Per questo saremo nelle città calabresi, nella nostra provincia in particolare saremo a Paola, a Rossano, a Cosenza e a San Giovanni in Fiore. Saremo nelle piazze, davanti agli ospedali, per noi cittadini e per la nostra salute. Vogliamo raccontare come dovrebbe essere una sanità pubblica efficente ed efficace e progettarla concretamente insieme, iniziando dal fatto incotrovertibile che non è lecito chiedere ai cittadini di pagare due volte per qualcosa che è un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione" ha concluso Guzzo.