‘Ndrangheta, ultras e biglietti: la Juve non si costituirà parte civile

curvajuvenuova500"Domani iniziera' il procedimento penale a carico degli imputati del processo torinese ('alto Piemonte', ndr) e voglio dire pubblicamente in questa sede che la Juventus non si costituira' parte civile nel processo per una impossibilita' tecnico-giuridica". Lo ha detto il legale della Juventus, Luigi Chiappero, nel corso di un'audizione davanti alla commissione parlamentare antimafia. L'avvocato ha ricordato che agli imputati e' stato contestato il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso. L'audizione, la cui prima parte si e' gia' svolta la settimana scorsa, ha l'obiettivo di chiarire i rapporti tra la società calcistica e alcuni membri della 'ndrangheta.

Una desecretazione delle carte che riguardano l'inchiesta sulla vendita dei biglietti della Juventus, dalla quale emergerebbe l'esistenza di rapporti tra il presidente della societa', Andrea Agnelli, e un esponente della 'ndrangheta. A chiederla e' l'avvocato della Juve, Luigi Chiappero, al termine di una audizione davanti alla commissione parlamentare antimafia. Nel corso dell'audizione, ha spiegato il legale conversando con i cronisti, "mi sono stati letti un paio di passaggi (di intercettazioni telefoniche, ndr) che francamente io negli atti non ho trovato. Quindi vorrei rendermi conto di quanto viene scritto, vorrei leggere". I passaggi in questione, ha detto la presidente della commissione, Rosy Bindi, nel corso dell'audizione, dimostrerebbero l'esistenza di rapporti tra Agnelli e Rocco Dominello, tifoso riconducibile alla 'ndrangheta.

"Alla presidente Bindi, che mi ha richiamato sul fatto che non si deve negare l'esistenza di un problema, voglio spiegare che la scorsa volta tentavo di sostenere che noi non eravamo a conoscenza dell'esistenza del fenomeno (delle infiltrazioni mafiose nel mondo del calcio, ndr); non volevo dire che sottovalutiamo il problema, ma quando ne siamo venuti a conoscenza abbiamo preso provvedimenti. Non volevo sottovalutare, né dire che non esiste". Così il legale della Juventus, Luigi Chiappero, in audizione alla commissione Antimafia. "Questa esperienza - ha aggiunto - ci ha minato profondamente, questa vicenda ci ha sconvolto.

"Non e' che Rocco Dominello fosse in grado di gestire tutta la situazione. Le nostre curve si muovono ognuna per conto suo. E a Torino non ci sono persone diverse rispetto a Dominello in questa indagine", Lo aveva detto il legale della Juventus Luigi Chiappero, in commissione Antimafia, negando che ci fossero altri livelli operativi nella gestione dei biglietti e della sicurezza in curva a Torino, oltre al Dominello, indagato per ndrangheta, cosa che la Juventus all'epoca ignorava.

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La presidente Rosy Bindi aveva allora replicato con durezza: "Questo no. Le associazioni 'ndranghetiste ci sono e lavorano. Ci sono intercettazioni che parlano di Rosarno, di associazioni potentissime. Ci preoccupa che venga negata qui la presenza del fenomeno. Perche' il fenomeno c'e'. Al di la' della responsabilita' di D'Angelo, ci preoccupa che voi neghiate. Perche' il fenomeno c'e'. Il controllo della sicurezza avviene grazie alla 'ndrangheta. Perche' non e' vero che dietro Dominello non c'e' piu' niente. E non si tiene la sicurezza in uno stadio dando i biglietti agli ultra".

"Accertato che esiste il fenomeno" delle presenze delle criminalita' organizzate nelle tifoserie, "siamo preoccupati che voi lo neghiate. Dare pacchetti di biglietti che vengono venduti col bagarinaggio avviene alla presenza di soggetti che sono legati alla ndrangheta. I biglietti continuate a darglieli perche' vengano venduti al bagarinaggio?. E con voi vogliamo capire come lo governiamo. Ma che il fenomeno esiste e come insieme lo possiamo combattere e' cio' che vi chiediamo ma la sottovalutazione che si da di questo fenomeno e' il viatico principale per le mafie che vogliono arrivare dove vogliono arrivare".