‘Ndrangheta, Castagna (Uil): “Sì a idea si stazione unica appaltante dei capoluoghi di provincia”

"Ciò che sta avvenendo, da circa dieci anni, rischia di compromettere ogni tentativo di uscire dalla morsa della disoccupazione e della povertà dilagante a Cosenza e in Calabria". Lo afferma, in una nota, il segretario generale della Uil di Cosenza, Roberto Castagna, "che lancia un grido d'allarme - é detto in un comunicato - in una realtà che non reagisce neppure di fronte alla corruzione dilagante". "Ciò che viene alla luce, dagli interventi della Dda calabrese - aggiunge Castagna - é un quadro drammatico di loschi affari, gare truccate, imprenditori in manette ed imprese sequestrate. Sullo sfondo una parte politica sicuramente complice di un sistema che, se non si arresta, rischia di distruggere le potenzialità e il futuro di questo territorio. Fatti gravissimi che dovrebbero farci reagire istintivamente ma che invece lasciano il posto all'indifferenza della politica, delle istituzioni e, qualche volta, anche delle stesse forze sociali. Non è possibile andare avanti in questo modo. Le forze sane di questo territorio debbono non solo manifestare sdegno, ma devono anche agire contro questi ed altri fenomeni di corruzione per ricostruire il terreno democratico ed economico di questa nostra comunità".

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"Il dibattito che si è riaperto, in queste ultime ore, nel sindacato, sulle questioni della legalità - dice ancora Castagna - necessita di un accelerata sul piano delle iniziative. Invitiamo le forze politiche e sociali in campo, a costruire, a partire dalla realtà di Cosenza, un robusto e coeso movimento di opinione e una forte iniziativa capace di dare una risposta alla dilagante corruzione e al malaffare. Bisogna ripristinare regole e comportamenti che siano da freno a fenomeni di illegalità che divorano risorse e futuro alla parte sana del paese. L'idea del presidente di Unindustria, Natale Mazzuca, di ripristinare la Stazione unica appaltante, con sede nei capoluoghi di provincia, è di sicuro utile a garantire trasparenza, legalità, efficienza ed efficacia, anche se da sola non basta. Bisogna accompagnare questa iniziativa con comportamenti trasparenti e lineari sia sul versante delle corporazioni quanto su quello del rapporto politico ed istituzionale. Troppo spesso, e questo ultimo caso ne è la prova, gli appalti sono la sintesi perversa fra il mondo della imprenditoria, della ndrangheta e di una parte della politica. Alla magistratura va il plauso per il lavoro che sta svolgendo ma anche la richiesta di velocizzare al massimo i processi evitando che il fermo di alcune opere, come la Cabinovia di Lorica, possa bloccare il tanto atteso decollo economico di quella zona, bruciando le risorse investite e le attese di tanti giovani che hanno puntato nella crescita e nello sviluppo dei servizi. Come Uil ci muoveremo in questa direzione".