Dati Istat su emigrazione e immigrazione: calano i residenti, aumentano gli stranieri

Lo scorso anno la popolazione residente e' diminuita di 130mila unita'. Il calo riguarda esclusivamente i cittadini italiani (142mila residenti in meno), mentre la popolazione straniera aumenta di circa 12mila residenti. Anche se in misura ridotta rispetto al passato, l'apporto della componente straniera della popolazione garantisce comunque un contributo ampiamente positivo sia alla differenza tra nascite e decessi (+66mila) sia al saldo migratorio con l'estero (+205mila). I cittadini italiani, invece, hanno accumulato nel corso del 2015 una perdita netta di popolazione di circa 72mila unita' fra iscritti e cancellati per l'estero; tale perdita sale a oltre 227mila unita' nel saldo naturale. Dei 280mila iscritti dall'estero, oltre 97mila hanno un passaporto europeo (39%), piu' di 67mila cittadinanza asiatica (27%), oltre 66mila sono cittadini africani (27%) e circa 19mila americani (8%). Rispetto al 2014 sono in forte aumento gli ingressi dei cittadini del Gambia (oltre 5mila, +209%), quelli del Mali (quasi 5mila, +135%), della Nigeria (9mila, +68%) e della Costa d'Avorio (2mila, +61%). In aumento anche gli ingressi di ghanesi (3mila, +27%) e senegalesi (7mila, +19%). Queste comunita' hanno fatto registrare negli ultimi due anni un consistente aumento di nuovi ingressi dovuti a richieste di asilo e di protezione internazionale.

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Sono in calo, invece, le immigrazioni di cittadini filippini (4mila, -35%), peruviani (2mila, -31%), moldavi (3mila, -23%) e georgiani (quasi mille, -22%). L'Istat dice anche la provincia di insediamento dei cittadini stranieri immigrati e' variabile e dipende da molti fattori. In generale quello prevalente e' il lavoro, ma e' significativo anche il flusso di immigrazione per ricongiungimento familiare e la posizione geografica di confine che facilita i trasferimenti o nella quale hanno sede alcuni centri di accoglienza per i richiedenti asilo. I tassi di immigratorieta' piu' elevati si registrano nelle province di Crotone (7,9 per mille abitanti), Prato (7,7 per mille), Ragusa e Gorizia (6,8 per mille) e piu' in generale, in molte di quelle dell'Emilia Romagna e della Toscana. Anche le province siciliane della costa meridionale (Trapani, Caltanissetta e Ragusa) e del Molise (Campobasso e Isernia) presentano tassi di immigratorieta' molto elevati. (AGI)