Sequestrati 9 depuratori nel Cosentino: indagati sindaci e tecnici comunali

spagnuolomario 500Nove depuratori sequestrati e 14 persone denunciate. Questo l'esito dell'operazione "Isabel" eseguita dal Corpo Forestale dello Stato nel Cosentino. L'attività si inserisce nell'ambito di un iniziativa voluta dal procuratore di Cosenza Mario Spagnuolo (nella foto)  volta a indagare e reprimere fenomeni di inquinamento al fine di tutelare la salute dei cittadini e la salubrità dell'ambiente.

L'operazione, in particolare, ha riguardato lo stato di inquinamento del fiume Savuto, ed è stata condotta dal Nipaf, il Nucleo investigativo del Corpo forestale con il supporto della sezione di pg del Corpo e diversi Comandi e coordinata da Spagnuolo e dal procuratore aggiunto Marisa Manzini. I provvedimenti di sequestro, trasmessi al pm di turno Francesco Giuseppe Cozzolino, riguardano i depuratori che scaricano nel fiume e che ricadono nei Comuni di Carpanzano, Scigliano, S.Stefano di Rogliano e Parenti. In quest'ultimo Comune sono sei gli impianti sequestrati.

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Le indagini condotte in questi mesi e gli accertamenti preliminari su tutti gli impianti hanno portato a contestare agli indagati, Sindaci e tecnici comunali, i reati di gestione illecita di rifiuti, scarico di acque reflue sul suolo, danneggiamento e molestie. Oltre al mancato funzionamento, le indagini ed i controlli hanno accertato diverse irregolarità come la presenza in alcuni impianti di bypass che consentivano lo scarico nel fiume dei reflui non sottoposti al dovuto ciclo depurativo.

Nei prossimi giorni con l'ausilio dei tecnici dell'Arpacal continueranno le verifiche e le indagini sullo stato del fiume Savuto al fine di verificare il suo stato di inquinamento e dei suoi affluenti.