Grandi Opere, il ruolo dell'imprenditore Domenico Gallo e gli affari sulla A3

arrestigrandiopere2610Sarebbe l'ingegnere Giampiero De Michelis il vertice dell'organizzazione scoperta oggi grazi all'attività investigativa, denominata "Amalgama" che ha svelato il giro di corruzione nella realizzazione delle grandi opere pubbliche. Questi era fino al 2015 direttore dei lavori nell'ambito delle tre opere pubbliche interessate.

Il suo socio di fatto, secondo quanto riportato dal quotidiano "La Repubblica" era invece Domenico Gallo, imprenditore calabrese considerato da tempo un nome noto delle costruzioni stradali.

Insieme a loro, lavoravano per il medesimo obiettivo, altre 9 persone, fra cui alcuni funzionari del consorzio Cociv.
Secondo quanto scritto dai colleghi De Michelis obbligava le ditte vincitrici della commessa a spezzettare i lavori in diversi subappalti, da assegnare a ditte da lui indicate, pena un certosino lavoro di verifiche e controlli, sinonimo di costi aggiuntivi, ritardi e penali. In altri casi invece, l'opera di corruzione avveniva a monte, durante le gare bandite dal general contractor.

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E in Calabria gli affari si facevano soprattutto sul VI Macrolotto dell'A3 Salerno¬Reggio Calabria, quello che riguardava il tratto compreso tra lo svincolo di Scilla e lo svincolo di Campo Calabro, e l'ammodernamento di quattro svincoli Scilla, Santa Trada, Villa San Giovanni e Campo Calabro.

Dalle immagini riprese dalle telecamere nascoste posizionate dagli uomini della Guardia di Finanza in una occasione si vedrebbe una prima persona che provvede ad oscurare un ufficio abbassando le tapparelle e quindi si nota una seconda persona che consegna una "bustarella".

I due parlano per qualche minuto, dopodiché la seconda persona si allontana e la prima conta il denaro.

Le persone, a conoscenza del fatto che fossero "controllate", spesso comunicavano a gesti.