Rinnovamento Democratico Universitario attacca la Regione: "I vostri disservizi calpestano il Diritto allo Studio"

Si riaccende la polemica sul costo del sistema di trasporto pubblico calabrese per gli Studenti e questa volta ad attaccare è Rinnovamento Democratico Universitario. Gli Studenti pongono l'accento sulla scarsa qualità e quantità delle prestazioni, che viene avvertita ancora più alla luce dell'elevato costo del servizio. Alla base di questa combinazione di negatività, per RDU, c'è la mancata organizzazione di un sistema integrato dei trasporti che apre numerose altre questioni, tra cui quella del doppio abbonamento che va a gravare notevolmente sulle tasche degli Universitari. "Poniamo solo il caso di uno studente proveniente da un qualsiasi comune situato nel raggio di 20 km da Rende, che non sia servito dal Consorzio Autolinee e che voglia avere la possibilità di raggiungere l'Unical almeno ogni mezz'ora (anziché ogni 4-5 ore in media per le poche ditte che sono autorizzate a raggiungerla direttamente) – scrivono Nicola Caruso, Senatore Accademico, e Mario Russo, militante di RDU – in questi casi il servizio di trasporto pubblico raggiunge costi intorno agli 81 euro al mese (come stabilito dalle tariffe regionali), composti da 33€ per raggiungere Cosenza e 48€ per raggiungere l'Unical dal capoluogo". Questa per Caruso e Russo risulta "una contraddizione in termini per la Regione stessa che stabilisce una tariffa di "soli" 48€ per tratte tra 10 e 20 km, che già sarebbe cara a nostra avviso". Questo sistema, a detta dell'associazione studentesca, risulta "oltretutto anticoncorrenziale, in quanto in molti casi è più conveniente condividere un'automobile che utilizzare i mezzi pubblici". Uno scempio se si pensa, ad esempio, ai 20€ mensili pagati dagli Studenti milanesi per avere un sistema di 5 linee metro, oltre 300 linee di bus, tram e treni suburbani o ai 60€ annuali degli studenti di Pavia. "È ora di porre fine alla logica che ha portato per decenni all'affidamento di questo servizio fondamentale agli amici degli amici, senza alcun criterio di convenienza e merito – continuano gli esponenti di RDU – preferendo il clientelismo al reale bisogno delle famiglie calabresi costrette, in un periodo di grande austerità, a sostenere sacrifici esorbitanti ed iniqui per garantire il sacrosanto diritto allo Studio ai figli di questa terra". "Quindi richiediamo alla Regione di uscire da questo totale stallo politico ed iniziare ad occuparsi delle istanze dei calabresi, che chiedono un sistema dignitoso che finalmente garantisca a tutti la possibilità di usufruire di questo servizio essenziale – concludono gli Studenti - garantendo un servizio integrato, il biglietto unico e che a pagare di più sia chi ne ha la possibilità, alleggerendo l'emergenza sociale ed economica che travolge i calabresi".

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