Nicolò (FI): "In Consiglio Regionale due pesi e due misure"

"Non è ammissibile che in un'Assemblea legislativa che dovrebbe essere sede naturale di legittimità dove ogni eletto ed ogni gruppo politico dovrebbe sentirsi pienamente garantito nella 'par condicio', si continuino, invece, a verificare gravi, plateali casi di disparità di trattamento".

Lo afferma Alessandro Nicolò, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale precisando: "Mi riferisco a quanto accaduto oggi in Aula in merito alla nostra richiesta di rinvio, per ulteriori e necessari approfondimenti in commissione, della legge di modifica presentata dalla Giunta relativamente alla norma istitutiva dell'Enoteca regionale 'Casa dei vini di Calabria'."

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"Si è verificato – rilancia Nicolò – un caso-limite e inaccettabile di due pesi e due misure: per la legge al primo punto dell'Odg, d'iniziativa della Giunta, concernente la razionalizzazione dei programmi di opere pubbliche, è stata rinviata la trattazione per un riesame in commissione su richiesta dello stesso relatore Giuseppe Aieta, esponente della maggioranza; per la legge relativa all'Enoteca regionale, di cui ho chiesto il rinvio in commissione, è stato accettato solo il differimento alla prossima seduta pretendendo di riportarla in Aula senza riesame in Commissione".

"C'è da rimarcare – prosegue Nicolò – che la legge proposta dalla Giunta non è una semplice, parziale modifica ma una quasi totale riscrittura della norma del 2011 sull'Enoteca. E vogliamo sottolineare che da parte nostra concordiamo sulla necessità di ripensare e riformare la legge precedente. E' necessario, però, cambiare in meglio senza rischiare di peggiorare le cose e di fare addirittura un'altra brutta figura approvando un testo destinato all'ennesima bocciatura governativa."

"Pertanto – continua l'esponente politico – risultano incomprensibili le obiezioni del collega Domenico Bevacqua e le altre di Giovanni Nucera: non c'è ostruzionismo da parte nostra, nessuna volontà di strumentalizzare o impedire che questo Consiglio possa svolgere il suo lavoro. Ma non si possono accettare 'pacchi' preconfezionati. C'è, invece, una pacata quanto ferma richiesta basata sul buon senso: nel testo legislativo d'iniziativa della Giunta abbiamo rilevato passaggi d'incerta formulazione giuridica e in qualche caso sembra che l'Enoteca regionale sia stata caricata di compiti impropri."

"Ribadiamo pertanto – conclude Nicolò – l'esigenza che il testo sull'Enoteca venga, proprio come quello relativo alla razionalizzazione dei programmi di opere pubbliche, riesaminato in Commissione anche per colmare la lacuna di alcuni passaggi fondamentali nella definizione del testo di legge, quali audizioni con gli attori sociali interessati al provvedimento, a cominciare dai vertici dei Consorzi dei produttori vitivinicoli e dalle associazioni più rappresentative del mondo del vino calabrese. Proponiamo, insomma, un percorso snello ma di confronto, ascolto e interlocuzione affinchè questo nuovo e importante strumento, qual è l'Enoteca regionale, possa promuovere e valorizzare al meglio tutti i vini di qualità della nostra regione sia in Italia che all'estero."