Viola, torna l'incubo della "difesa": con la Virtus finisce 83-104

Viola-Virtusdi Simone Carullo - Non è ancora la serata di Marco Laganà e nulla è stato deciso su David Hawkins; ma è forse l'ultima di Legion al PalaPentimele ed è comunque la serata del ritorno in quintetto di capitan Fabi, reduce da un fastidioso infortunio.

La Viola viene da una bruttissima sconfitta in trasferta contro Biella: 96 – 61 il finale, con ben "trentacinque" punti di scarto. Una figuraccia, l'ennesima lontano dalle mura di casa. Stasera c'è la Virtus Roma, avversario ostico, di vertice, contro cui cercare il riscatto e far tacere il coro di polemiche alzatosi in settimana.

I quintetti: la Viola scende in campo con Caroti, Legion, Fabi, Lupusor e Radic. Coach Corbani risponde con Raffa, Chessa, Sandri, Brown e Vedovato.

La peggiore transizione difensiva della Lega: 64 punti subiti in un tempo, alla fine saranno "solo" 104. La Viola sfodera forse la più brutta prestazione casalinga stagionale, viziata tremendamente da quella che è parsa - e molto probabilmente è – la peggiore transizione difensiva della Lega. Ed il 75% con cui ha tirato la Virtus alla fine del secondo quarto è la spia più chiara della facilità con cui è andata a canestro.

Un aborto di difesa, quella della Viola, che ha concesso agli avversari innumerevoli layup non contestati ed altrettanti contropiede. Non è chiaro se il problema sia fisico o piuttosto mentale (di concentrazione), ma a questi livelli non è possibile subire punti in transizione finanche dopo aver segnato.

L'analisi è tutta qui, e come potrebbe essere altrimenti? Nonostante la bella reazione di orgoglio del terzo quarto – leit motiv dell'intera stagione – la partita vera finisce già dopo 20 minuti, quando - con 2 secondi sul cronometro della fine del primo tempo - Sandri alza per Brown che schiaccia al volo. Alley-oop si chiama, e fa scendere la notte su Reggio Calabria.

Viola-Virtus2Alla ripresa la Viola si sveglia ma è ormai troppo tardi: Radic segna 9 punti nel terzo quarto, Legion addirittura 10; nel frattempo la difesa alza il livello d'intensità (e non ci voleva poi molto rispetto all'orrore del primo tempo). Così il terzo quarto è neroarancio, ma non basta. La Virtus controlla l'ultimo quarto e porta a casa i 2 punti. Alla Viola non resta che l'amarezza, a Paternoster invece non può non sorgere il dubbio sulla raccapricciante transizione difensiva sfoggiata nel primo tempo e più in generale su tutta la fase di non possesso.

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Parziali: (22-33) (37-64) (69-82) (83-104)

 

Tabellino

Viola Reggio Calabria: Mazic 6; Radic 17; Taflaj; Lupusor 15; Legion 22; Caroti 10; Fabi 6; Guariglia 2; Guaccio; Marulli n.e.; Micevic 3; Babilodze 2. Coach Paternoster.

 

Virtus Roma: Brown 19; Raffa 23; Piccolo n.c.; Di Simone n.e.; Maresca n.e.; Chessa 33; Sandri 6; Baldasso 11; Landi 7; Vedovato 5. Coach Corbani.

 

Arbitri: Brindisi; Wasserman, Vita.